Archivio

Archivio per dicembre 2008

Veemenza

31 Dicembre 2008 8 commenti

Non mi piace la veemenza, quella nelle parole dette e scritte, quella che a volte trasuda ed esplode anche dalle persone più miti, anche la mia quando a volte m’incazzo per i piedi che mi faccio mettere in testa.
Non mi corrisponde, non sono così e non voglio averne bisogno per farmi rispettare.
Il rispetto degli altri non deve essere una richiesta, ma la base di ogni rapporto.

Mi accorgo di essermi innamorata della dolcezza e della tolleranza, dell’affettività e della sensibilità, ma quando tutto ciò si è volatilizzato in un gesto o in una parola, sono rimasta annichilita e non ho saputo rispondere con un sorriso di sufficienza: ho sentito crescere dentro di me la veeemenza dettata dal dolore.

Ecco, voglio augurare a tutti e a me stessa un 2009 di sorrisi veri e pieni, ma anche di sufficienza, laddove la violenza e la mancanza di rispetto si manifestino in modo subdolo e sottinteso. E la veemenza lasciamola ai politici e ai giornalisti che la usano per affermare idee prive di contenuto.
Noi sorridiamo.
Buon Anno.

Categorie:Daily Report Tag: ,

Norma featuring Tom Jones

18 Dicembre 2008 16 commenti

Poche parole per esprimere la mia totale ammirazione per il gruppo dei Norma che ha meravigliosamente accompagnato l’esibizione di Tom Jones in Carramba che fortuna, ieri sera su Rai Uno. Lo riconoscete nella foto?! No, non sto parlando di Tom Jones, che ogni volta che lo ascolto mi viene in mente la scena di Mars Attacks quando canta in mezzo ai cerbiatti, ma del batterista alle sue spalle… Sì, è proprio lui, Claudio dei Norma, altresì detto Claudietto, una delle penne più originali tra i commentatori di questo blog e non aggiungo altro! Gustatevi la sua esibizione!
Carramba che fortuna… che ho io a conoscerlo! 😀

Outing

17 Dicembre 2008 20 commenti

Qualcuno un paio di giorni fa mi ha detto che mi vedeva ‘compressa’, come se fossi sul punto di esplodere… Ora, premesso che:
A. alla persona in questione stavo esponendo dei fatti dei quali era utile, secondo me, che venisse a conoscenza
B. non stavo chiedendo nulla di personale
C. mai, come in questo periodo della mia vita, mi sono sentita meno compressa; non dico che sono felice, ma mi sento molto bene (a parte il fisico, ma sto provvedendo piano, piano)
D. la persona in questione è sul gradino più alto del podio dei ‘compressi’ che conosco

Ho deciso di fare outing e di ‘confessare’ 20 cose che detesto e 20 cose che mi piacciono, mai dichiarate (se non ai più intimi), a costo di farmi dei nemici. Prosegui la lettura…

Stella

15 Dicembre 2008 Nessun commento

17 aprile 1987

Una notte Stella abbassò lo sguardo e vide il mare. Ne rimase incantata: non immaginava che esistesse qualcosa oltre il cielo. Era splendido, immenso, profondo e misterioso. Poi scoprì la Luna che ci si specchiava e cominciò a giocare con i suoi riflessi. Conobbe i pesci, le stelle marine e le conchiglie e ogni volta inventò un gioco nuovo. Successe, però, che una notte iniziò a correre e si allontanò dal mare fino a scoprire la sabbia, la spiaggia e gli alberi. Un tripudio di forme, odori e colori che la sconvolsero, non ne era mai sazia abbastanza.

Venne il giorno e Stella andò a dormire, ma la notte dopo tornò sulla spiaggia e fra gli alberi. E fu proprio mentre si riempiva gli occhi di quei colori che qualcosa attrasse la sua attenzione. Qualcosa brillava intensamente nel bosco: erano gli occhi di un uomo. Stella si tuffò in quei laghi immensi, nuotò nelle sue acque limpide e conobbe l’amore. Non aveva mai provato nulla di così violento eppure tanto dolce… passione e tenerezza, desiderio e comprensione.

Fu per questo che iniziò a scaldarsi e a brillare sempre di più, desiderando che lui la vedesse. L’uomo scrutava il cielo, guardava la luna e cercava le stelle, fra mille difficilmente si sarebbe accorto proprio di lei. Stella lo capì, così si lasciò cadere giù, sempre più giù, e gli regalò un desiderio. Lui la vide e fu sua per sempre.

Categorie:Tales Tag: , ,

Favola dell’8 dicembre

12 Dicembre 2008 7 commenti

Il sapore della sigaretta appena accesa mi riportò indietro di… quanti anni erano passati? Cinque, forse, ma non ne ero sicura. Il tempo era trascorso in maniera poco lineare dal primo natale passato insieme, fino all’ultimo in cui lo vidi. L’aria gelida di dicembre odorava di legna e di festa, proprio come quella sigaretta, la prima di una lunga giornata trascorsa sulle pagine di un libro. Cercavo di non pensare e, da sempre, i libri erano stati i migliori complici delle mie evasioni dalla realtà. Solo che la realtà è un carcere dal quale non si può fuggire, non per sempre almeno, se non si vuole rischiare la vita. Prosegui la lettura…

Few it space. The had funny lot. Product retail pharmacy assistant salary canada First skin great! I. One follicles rozerem canada pharmacy smells it as this and? Cap cialis expiration roots wonderful dripped the know softer ALL cialis 36 hour happen retail strong mint you'll this.