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Posts Tagged ‘Libri’

Favola dell’8 dicembre

12 Dicembre 2008 7 commenti

Il sapore della sigaretta appena accesa mi riportò indietro di… quanti anni erano passati? Cinque, forse, ma non ne ero sicura. Il tempo era trascorso in maniera poco lineare dal primo natale passato insieme, fino all’ultimo in cui lo vidi. L’aria gelida di dicembre odorava di legna e di festa, proprio come quella sigaretta, la prima di una lunga giornata trascorsa sulle pagine di un libro. Cercavo di non pensare e, da sempre, i libri erano stati i migliori complici delle mie evasioni dalla realtà. Solo che la realtà è un carcere dal quale non si può fuggire, non per sempre almeno, se non si vuole rischiare la vita. Prosegui la lettura…

Ci sono cose che… si devono sapere

5 Novembre 2008 4 commenti

Un’intervista da ascoltare, un libro da leggere.

Citazioni letterarie #1

2 Ottobre 2008 1 commento

L’agire sociale si conforma implicitamente alla morfologia geografica e ai fatti materiali del mondo reale – per raggiungere luoghi molto distanti dobbiamo viaggiare più a lungo/parliamo a voce più alta per farci sentire da qualcuno in fondo a una sala –

Il web invece è un mondo innaturale, costruito dai noi stessi per noi stessi, e i fatti materiali ne sono esclusi. Ecco perché è possibile vedere riflesso nel web quanto della nostra socialità non deriva dalla natura del mondo reale, ma è insito in noi stessi.

Da Arcipelago WebDavid Weinberger

Appunti d’autore

1 Settembre 2008 10 commenti

Ritrovo tra le mie scartoffie frasi di scrittori che amo, oppure incontrati per caso, che ho annotato perchè, in qualche modo, il loro pensiero mi corrispondeva. Le riporto qui per non dimenticarle e per condividerle con chi vorrà.

I fiori di Marte (Quicker than the Eye) - Ray Bradbury…Non ho bisogno di aspettare l’ispirazione. Mi assale tutte le mattine. Proprio prima dell’alba, quando preferirei dormire, questa cosa maledetta inizia a parlarmi nelle orecchie, è il mio Teatro delle Voci Mattutine. Sì. Sì, lo so, suona terribilmente artistoide.
…Le voci esistono perché io le accumulo lì ogni giorno da una vita, leggendo, scrivendo e vivendo.

In altre parole, non accolgo ogni giorno con un grido di felicità, bensì sono spinto fuori dal letto da questi brontoloni, mi trascino alla macchina per scrivere e ben presto, quando l’idea/fantasia/concetto lascia le mie orecchie, scorre lungo il gomito e mi esce dalle dita, mi ritrovo sveglio e vitale. Due ore più tardi, è pronto il nuovo racconto che, per tutta la notte, se ne era stato nascosto, mezzo addormentato, dietro il mio midollo allungato. Non oserei mai oppormi a queste voci mattutine. Se lo facessi, scorrazzerebbero per la mia coscienza tutto il giorno.

Da Make Haste to Live: an Afterword 1996, di Ray Bradbury, nella raccolta I fiori di Marte
Prosegui la lettura…

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