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My Beautiful Reward

Ho lasciato tra le bozze questo post per un bel pò di tempo. Dal 5 gennaio, per l’esattezza. Lo pubblico adesso perchè mi corrisponde ora più di allora. Ci sono pensieri che ci attraversano la mente per un momento e convinzioni che ci accompagnano per tutta la vita. Ciò che ho scritto e pensato allora è ciò che oggi sento più attuale e corrispondente al mio stato d’animo. Io sono così.

“In qualunque momento io smetta di esistere, so di aver trascorso la vita intera a cercare la mia bellissima ricompensa
E c’ è da dire che ne ho anche avute di ricompense da un’esistenza che si può dire fortunata, ma non facile. Però, non ho mai smesso di cercare. Non so ancora cosa sarà, che volto avrà, se un volto avrà, ma so che quando la troverò saprò riconoscerla. Certi giorni penso che si chiami amore, altri penso alla serenità, altri ancora alla realizzazione di un sogno, ma in fondo so che qualsiasi ricompensa non sarebbe tale per me se non potessi condividerla con qualcuno di speciale.

Sento di essere “a un passo dal possibile“, so di essere tenace e di ‘saper aspettare senza aspettare‘, ma soprattutto ho la certezza che in questa attesa attiva riesco ogni giorno ad avvicinarmi di un passo. Di qualsiasi cosa si tratti, so che avrà un inizio e una fine, ma so anche di poter assaporare il gusto di una realizzazione profonda a cui non voglio rinunciare.

Ci sono persone, rapporti, che nel tempo si trasformano e si rafforzano, solo che spesso non abbiamo la pazienza di aspettare e ci tormentiamo per raggiungere mete che dopo pochi istanti ci sembrano scontate e prive di attrattive. Non è facile distinguere i miraggi dalle reali opportunità e, spesso, non ci sentiamo appagati quando conquistiamo qualcosa, perchè l’avevamo sopravvalutata.

Forse, riuscire a vivere giorno per giorno, intensamente, ciò che la vita ci propone, senza rinunciare ai progetti a lungo termine, nemmeno nei periodi più incerti, è il modo per riuscire ad ottenere la propria meravigliosa ricompensa e, soprattutto, ad avere ancora la voglia di godersela.

Ho avuto tante ricompense e spero di continuare a vivere a lungo per averne di nuove e più grandi, ma nessun regalo è più bello di quello che riconosciamo come tale. E ora so quale dovrebbe essere il mio.”

Qui sotto trovate la versione di My Beautiful Reward che Bruce Springsteen ha eseguito all’arena di Verona l’11 aprile del ’93. Il video non si vede granché bene, ma io ero a quel concerto e, per me, prevale la qualità del ricordo 😉

Categorie:Daily Report Tag:
  1. 16 Luglio 2009 a 1:00 | #1

    😀

  2. 15 Luglio 2009 a 17:40 | #2

    @VicKy
    Rido… Freud insegna sempre, eh?
    Lapsus al punto giust(us).

    A me fa venire in mente anche “salve, mi dia un bel filosfia, che ci emtto dentro il salame e me lo sgagno tutto!”.

    Intanto mi facccio mandare dalla mamma a prendere il latte, si sa mai…

  3. 14 Luglio 2009 a 22:26 | #3

    @DdN
    E’ vero, la vita è la ricompensa. Hai fatto bene a ripeterlo, perché ce lo dimentichiamo, sempre. E ce lo ricordiamo solo in momenti particolari… Io, dal 21 marzo del 1990 non l’ho mai dimenticato per un istante. Ecco perché dico e faccio cose che a molti sembrano audaci, pur non buttandomi dai picchi con l’elastico… Sembra, infatti, che mostrare i propri sentimenti e le proprie paure sia molto più pericoloso del bungee jumping.

    A testa alta, poi, in questi giorni ci sono andata davvero: con certi tacchi che guardavo il mondo dall’alto, come mai in vita mia, e avevo uno stacco di coscia che dava soddisfazione 😀

  4. 14 Luglio 2009 a 22:18 | #4

    @peppermind
    Beh, laurearsi in FILOSFIA non è da tutti! Perdonami, ma ho immaginato te, futuro ‘desksolver’, sul treno per l’università di ‘Filosfia’, un paese immerso nella nebbia vicino alla Transilvania di AIGOR!:D

    In genere, si dice, la ricompensa non ti bussa alla porta… ma è facile incontrarla andando a comprare il latte! (secondo i detti popolari, ‘sta cosa di andare a comprare il latte è la chiave di volta/svolta della vita… mah!)

  5. 14 Luglio 2009 a 18:17 | #5

    Credo che la giusta ricompensa sia la vita stessa, indubbiamente con i suoi alti e bassi…

    La mia chitarra Gibson esalta prevalentemente le frequenze basse.
    L’adoro per questo, perchè è sempre un’eterna “lotta” tra luce e tenebre.
    In fondo le tenebre sono luce nascosta.
    L’importante è camminare a testa alta, no?
    Sono sicuro che avrai la giusta ricompensa.

  6. 14 Luglio 2009 a 16:07 | #6

    Sai, forse hai ragione.
    Anche io sempre con la lanterna… vabbe’, laurearsi in filosfia non è stato casuale.
    Però è da un po’ che la lanterna l’ho appesa fuori casa, che mi cerchi quello che sto cercando, venga da sola questa nuvola strana, da me.
    Però… mi sa che è tempo di riprendere a vagabondare.
    Grazie per queste parole…

  7. 14 Luglio 2009 a 14:41 | #7

    😀 purtroppo no! E’ solo una canzonetta, ma il Boss è una fede non una verità scientifica, né tantomeno musicale, quindi questo pezzo ha, per gli irriducibili (alla sanità!), un senso speciale. Per me, poi, un grandissimo senso, visto che da sempre cerco la mia bellissima ricompensa…

  8. 14 Luglio 2009 a 14:02 | #8

    Ma My Beautiful Reward è il sequel di My Beautiful Laundrette, quello in cui Omar becca quelli del National Front che gli hanno distrutto la lavanderia, li conosegna alla polizia e intasca, novello Bonaventura, “Un Milione” come ricompensa?

  9. 14 Luglio 2009 a 8:20 | #9

    La felicità. Esiste oppure no? Bella domanda eh? Io nel tempo mi sono convinto del fatto che è tutto un gioco di strati, una cipolla di vetro, una situazione fatta a livelli.

    Penso che intimamente io non sia felice anche se di fatto sento al tempo stesso di esserlo.

    Cara Uichs… se metti qui un pezzo del genere (Beautiful reward) è perchè capisci BENISSIMO cosa intendo. Questa canzone è una delle più belle di Springsteen, ed è uno dei pezzi che più rappresentano questa situazione di struggimento interiore (anche Ain’t got you è simile).

    Siccome ho letto il blog al contrario, anzichè fare la traduzione dei Genesis te ne lascio qui una mia, personale su come interpreto il pezzo di Springsteen… sperando nessuno si offenda, lui per primo! 🙂

    A lungo ho cercato ori e diamanti
    Droga per alleviare il mio mal di vita
    Ho camminato dalle alture fin giù alle valli
    Cercando, per me, la bellissima ricompensa
    Cercando, per me, la bellissima ricompensa

    Da una casa in collina splende una luce sacra
    E io cammino fra quelle stanze, nessuna di queste mie
    Giù per corrodoi vuoti aprendo ogni porta
    Cercando, per me, la bellissima ricompensa
    Cercando, per me, la bellissima ricompensa

    I tuoi capelli brillavano al sole
    E mi sentivo così figo perchè sapevo di essere il fortunato
    E di colpo sono finito a terra come un ubriaco sul pavimento di un bar
    Cercando, per me, la bellissima ricompensa
    Cercando, per me, la bellissima ricompensa

    Da questa notte lascio il vento gelido alle spalle
    Volo via di nuovo e posso guardare dall’alto i campi grigi
    Costeggio silente il fiume e mi sento amaro
    Cercando, per me, la bellissima ricompensa
    Cercando, per me, la bellissima ricompensa

    Poi se vogliamo analizzare il testo più nel dettaglio, beh apriamo un blog nuovo con tanto tanto spazio!

  10. 13 Luglio 2009 a 17:53 | #10

    Le ‘forme’ m’interessano solo in virtù dei contenuti e quando c’è sostanza la forma può non essere simmetrica, ma è sicuramente originale e unica. La ricompensa, o quella che noi consideriamo tale, arriva sempre quando uno non smette di cercarla.

    Io ne ho avute di enormi e so di essermele guadagnate, anche se ho avuto e avrò ancora ‘insani’ comportamenti.

    La differenza sta nel non aver smesso mai di cercare di trasformare reazioni e comportamenti al fine di stare bene con me stessa, piuttosto che di compiacere gli altri.

    La differenza sta nel non morire dentro e perdere l’identità dinanzi all’anaffettività altrui, ma cercare di essere sempre più affettiva per prima… e chi non l’ha capito/apprezzato/vissuto non sa cosa si è perso, teh! 🙂
    Mi casa es tu casa, mi corazon es tu corazon (…chissà se si dice/scrive così)

  11. 13 Luglio 2009 a 16:55 | #11

    Perdona “la forma” del commento ma ho mal di testa.
    Capita quando la notte precedente ti sei scolato con gli amici una boccia di Tequila Reposada e per poi passare alla Cachaza liscia. Dopo una giornata di birre e shottini.
    Un abbraccio.

  12. 13 Luglio 2009 a 16:52 | #12

    Io vivo, e bene. Felice? Solo perché accanto ho amici che la maggior parte delle persone possono solo sognare. Piango? Avoja, ma solo perché non ho filtri e ogni cosa mi colpisce in quanto mi arriva nuda e cruda. Amore? Tanto, brucio d’amore e prima o poi arriverà anche la mia splendida ricompensa. Ma per cosa…? In fondo non credo di meritare qualcosa per il mio insano comportamento, ciò che so e sento è che vorrei riprendere ad amare chi avrà il coraggio e la forza di condividere un pò della sua vita con me.
    Come il vostro amore per me, anche il mio cuore è e sarà sempre vostro, Viz.

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