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La morte di Bill

Sono perplessa dinanzi alle notizie che si susseguono sulla morte di David Carradine, non ultima quella riportata dall’Ansa che parla di morte accidentale nel corso di un gioco ‘autoerotico’…
Ora, vabbene, come dice l’amico regista, ‘che è meglio così piuttosto che pensare a un istinto suicida; in fondo lui era uno sperimentatore…‘, però non stava mica sperimentando la nuova cura per un male incurabile! Morire mentre si sperimenta un nuovo ed eccitante modo per farsi una ‘pippa‘, o una sega se non lo si vuole dire alla romana, mi sembra proprio da imbecilli! Non posso pensare che, al rigoroso maestro di arti marziali o, ancor meglio, allo spietato Bill, non sia più bastata la mano sinistra e sia stato trovato seminudo in un armadio, con una corda al collo e l’altra intorno ai genitali davanti a un attaccapanni al quale era attaccata l’altra estremità della corda!

Si attende l’autopsia per la conferma ufficiale, ma già i giornali scrivono “potrebbe essere morto masturbandosi“…

Lungi da me qualsiasi giudizio etico/moralista, provo semplicemente tristezza e penso che sarebbe stato meglio morire come si dice sia morto Peter Sellers, che era sì un grande depresso, ma si deprimeva in compagnia di splendide donne! Per quanto, ne sono sicura, saranno in molti a sostenere e difendere le gioie del sesso solitario…

Penso anche che David Carradine aveva 73 anni, era di nuovo ritornato in pista professionalmente, dopo il film di Tarantino e, se non altro, avrebbe potuto prendere delle precauzioni prima di qualsiasi piacere sessuale, invece di affidarsi a un anonimo attaccapanni (e si sa che degli attaccapanni non ci si deve fidare!).

Detto ciò, ci sono splendidi 70enni, all’apice del successo, la cui immagine mi conforta e mi conferma che l’età non limita la creatività, né determina la stupidità.  Penso a Marco Bellocchio e/o a Tina Turner, entrambi compiranno 70 anni a novembre, che non hanno mai abbassato la guardia, difendendo la loro arte e dando un ottimo esempio a quanti lottano in ogni campo per affermare la propria identità. Marco ha appena fatto un film che è un capolavoro di cinematografia, oltre che lo spunto per considerazioni profonde e mai banali su un episodio della nostra storia, non troppo lontano da realtà quotidiane; Tina, invece, farà una serie di concerti per celebrare il suo compleanno, mostrando le ancor splendide gambe e catturando il pubblico con la sua voce unica.

Non m’interessano le abitudini sessuali degli artisti, ognuno faccia quel che vuole e che crede tra le mura di casa sua, certo è che trovo difficile ‘stimare la stupidità‘, sia che si manifesti nel voler far sesso con corda e attaccapanni, sia che si rincorranno procaci diciottenni e gli si offrano cariche politiche…

A parte ciò, riposa in pace Bill Carradine, sebbene Tarantino non sia stato altrettanto creativo nell’inscenare la tua fine, ti ha fatto morire con più classe e umorismo grazie alla tecnica dell’esplosione del cuore con cinque dita.  Preferisco pensare alla tua morte cinematografica che a quella reale.

  1. 9 Giugno 2009 a 12:21 | #1

    Secondo me è tutto vero… si sa che l’attore amava il sesso e, molto probabilmente, non ha smesso di farlo neanche dopo che il suo cuore ha cominciato a perdere colpi. A nulla sono valse le raccomandazioni dei medici e pare che durante l’attacco di cuore che l’ha stroncato abbia vissuto un’esperienza post mortem, nella quale dichiarò di aver visto il paradiso… appunto! 🙂

  2. 9 Giugno 2009 a 12:00 | #2

    e allora sono tutte ca**ate 🙂

  3. 9 Giugno 2009 a 10:35 | #3

    @Rob
    La leggenda vuole che sia morto facendo l’amore, ma anche io non ho trovato nulla in merito… 😉

  4. 9 Giugno 2009 a 9:44 | #4

    Ok visto che non c’entra nulla, come è morto Peter Sellers? Ho trovato solo “heart attack”… mi sembra pochino…

  5. kate
    9 Giugno 2009 a 8:59 | #5

    Ecco sì, infatti. Io sul divano mi addormento.
    Sediamoci intorno a un tavolo e stappiamo qualche bottiglia 🙂
    E buongiorno!

  6. 8 Giugno 2009 a 23:01 | #6

    Ne so qualcosa. Ovviamente di penniche.
    A proposito, buonanotte, Vixxxious.

  7. 8 Giugno 2009 a 22:54 | #7

    Ma anche “Uma battuta” per restare in tema con il post! 🙂 Anche se poi è stata lei a battere Bill…

    Dispongo di un divano comodo e invitante, amico mio, per vedere film, chiacchierare in compagnia, ospitare amici e… per lasciare spazio alla fantasia, semmai incontrassi qualcuno che ce l’ha!

    Per il resto, sembra che il divano non si usi più, favorisce la pennica e le cazzate a ruota libera! 🙂

  8. 8 Giugno 2009 a 21:44 | #8

    “UNA battuta”, scusa.

  9. 8 Giugno 2009 a 21:40 | #9

    Vicky mia, ammazza che commenti su ‘sta colonna…
    N’è che c’hai un divano, più che un letto, per tutti quanti? E non mi dire che non sei Freudiana, era solo uma battuta!!!
    Teh.

  10. catia
    8 Giugno 2009 a 21:21 | #10

    @klauaus mi permetto di contraddirti: VicKy ci insegna che non sempre siamo noi stessi a sentire per primi le sensazioni e le emozioni (belle o brutte) che ci arrivano da un rapporto…
    Certamente quello che sente ciascuno di noi è più “vero” di qualunque cosa gli altri possano dirci.
    Ora, ti prego, non chiedermi mai spiegazioni in merito.
    Diciamo, per tornare al post, che quello che ha spinto Bill a fare certe scelte può saperlo solo lui e per quanto a noi possa apparire assurdo, forse per lui era l’unica via possibile e forse era anche la via giusta, se era quello che sentiva.
    Non aggiungo altro: mi sembra sufficiente per essere presa per pazza 🙂

  11. 8 Giugno 2009 a 15:19 | #11

    Dai, cerca di ricordartelo! Il commento a Home…
    Il vecchio sfondo di Titti torna se lo ritrovo, anzi se lo ricerco 🙂

    D’accordo su Carradine, ma se penso che mio padre compirà anche lui 73 anni domenica prossima, non ce lo vedo ‘incordato’!

  12. 8 Giugno 2009 a 14:15 | #12

    Mamma mia come sto… ero convinto di aver scritto un commento poco fa, ma son tornato adesso perché volevo scriverne un altro riguardo Home e mi accorgo di non averlo lasciato. Che capoccia. Minimo sono uscito dalla pagina o sono tornato indietro prima di averlo salvato.
    E vabbé, ormai è andato, perso, spacciato. “Forse è meglio così”, come ha detto quella mia amica che è andata a recludersi senza avermi nemmeno salutato prima di lasciare la terraferma.
    Siamo tutti strani, ma tanto. Carradine era solo uno di noi, niente di che, solo che lo conoscevano più persone e ha fatto più effetto.
    Un bacio anche al vecchio sfondo di Titti, addio a un’altra “Strana”.
    Ma poi torna…?

  13. 7 Giugno 2009 a 16:28 | #13

    Cerco di riprendermi dalla mia battuta poco edificante e che c’entra ben poco in questo post. 🙂

    Credo che in questo momento storico sia proprio la realizzazione di questi ruoli “primari” a mancare e proprio questa mancanza mette in crisi determinati equilibri. Capita così che spesso ci viene più facile aggrapparci a determinati stereotipi, che alla fine però, non essendo più attuali, non soddisfano e non danno più le dovute risposte.

    I rapporti interpersonali sono una scarica continua di sensazioni ed emozioni e i primi a “sentirne” il giusto peso sia nel bene sia nel male siamo noi stessi nel nostro intimo.

  14. 7 Giugno 2009 a 11:37 | #14

    @Vicky
    Stai proponendo un’orgia!?!?!? 🙂

    …si si lo so: io e Claudio siamo sempre i soliti! 😀

  15. 6 Giugno 2009 a 23:44 | #15

    “SIlenzio si scopa”?
    Evviva Bill Carradine!!!

    Buonanotte, stavolta per davvero.

  16. 6 Giugno 2009 a 23:41 | #16

    E come la vedete una bella serata in cui gli uomini fanno gli uomini e le donne fanno le donne senza dibattito?! 🙂

  17. catia
    6 Giugno 2009 a 23:02 | #17

    @koralyn sì sì, si capiva e condivido. Ci hanno insegnato che l’apparenza è importante e un bel pacchetto è indispensabile quando il contenuto non è di grande valore perchè quello che conta è fare scena. In tutto questo discutere vorrei fare un passo indietro e ribadire la mia convinzione che ciascuno è libero di fare quello che vuole, ma anche che per quanto mi riguarda preferisco il contenuto al contenitore; che la fantasia non coincide con l’eccesso; che esiste un’accezione positiva del termine “tradizione”, cioè quella del ritorno a una visione primaria dei rapporti in cui c’è un uomo che fa l’uomo (e non è un macho, e in quanto uomo non è una bestia) e una donna che fa la donna (non necessariamente una smorfiosa, sempre per la logica secondo cui è la sostanza che conta e non la facciata di lustrini e fiocchi rosa).
    Forse dovremmo organizzare una serata-dibattito perchè ci sono troppe cose da dire sul tema. E sarebbe bello trovare “le parole per dirlo” (a 17 anni lessi un libro con questo titolo ma probabilmente non lo capii fino in fondo, oggi forse è giunto il momento di rileggerlo per gustarmelo come si deve).

  18. 6 Giugno 2009 a 19:52 | #18

    >Akoralyn:

    sì, che non hai mai sopportato Lucifuge degli Einsturzende Neubauten,

  19. 6 Giugno 2009 a 16:49 | #19

    @catia
    perché il semplice incontro tra l’uomo e la donna non basta più? Perché il sesso è uno dei momenti di rapporto con l’altro più intensi che ci sia e l’incontro con l’altro, con il diverso da te – che che ne dica la gente che si professa di vedute aperte e amante della diversità – fa tanta, tanta paura, perché ti devi mettere veramente a nudo, ma se dentro sei vuoto, alla fine si vede. Così è più facile nascondersi dietro formule alla “lo famo/faccio strano”, fino a raggiungere limiti inarrivabili di funi intrecciate in arabeschi inestricabili di cui il povero Bill è l’ultimo esempio. Ma si capiva quello che volevo dire?

  20. 6 Giugno 2009 a 13:58 | #20

    @Koralyn
    Hai ragione, si potrebbe fare della facile ironia sul colpo mortale delle 5 dita… ma se avesse usato quelle al posto della corda, probabilmente, non ci sarebbe restato 🙁

  21. 6 Giugno 2009 a 13:55 | #21

    @catia
    Eheheh, belle domande! Proverò anche a rispondere assumendomene rischi e responsabilità 🙂

    Non si tratta di cose semplici e tradizionali, il rapporto tra un uomo e una donna non è né semplice, né tradizionale, ma quanto di più complesso ci possa essere. Riuscire a ‘sentire‘ l’altro, percepirne esigenze e desideri e relazionarsi di conseguenza per farlo stare bene e realizzare le sue aspettative, non è cosa da tutti.

    Quindi ci si limita a:
    1. un tranquillo andirivieni, fuori e dentro, senza prestare la minima attenzione, che riduce la cosa alla tradizione, nel senso negativo del termine; ricordi lo sketch di Guzzanti che faceva l’amore da solo nel letto, mentre la sua compagna, Carla Signoris, era nell’altra stanza che leggeva? 😀

    2. La dotazione standard non basta se quando te l’hanno consegnata mancavano le istruzioni per l’uso!

    3. Non manca niente a un uomo e a una donna, in termini materiali. Magari il desiderio?… difficile includerlo nella dotazione!

    4. Non sei bacchettona, no. Diciamo che la fantasia dovrebbe far parte della complicità tra due persone che, insieme, possono realizzarsi sessualmente come preferiscono. Da soli, invece, può essere una piacevole necessità 🙂

    5. Non esiste l’equivalente femminile perché con tanti uomini ciechi, dove andrebbe il mondo se anche le donne non ci vedessero più?! 😀

  22. catia
    6 Giugno 2009 a 13:05 | #22

    @Vicky No, non è una gran bella immagine quella che la stampa sta sovrapponendo in questi giorni a quella cinematografica di Bill che abbiamo amato e ci sforzeremo di conservare anche dopo quanto è successo. Ho guardato il video che hai postato: è così romantico e struggente. Nulla a che vedere con quel groviglio di corde e lo squallore di armadi e attaccapanni che ci viene descritto negli articoli di cronaca.
    Sì mi unisco al coro che rivaluta “la mano sinistra” (di chiunque essa sia…): non può esistere paragone con una ruvida fune e un’inanimata porta, anta o quello che volete!

    E ora il capoverso di riflessione: perchè un uomo e una donna non sanno più bastare l’uno all’altra? Perchè le cose semplici e tradizionali sembrano essere così fuori moda? Poco apprezzate? Possibile che ci si debbano inventare simili pratiche (perchè siamo sicuri che fosse autoerotismo e non fosse in compagnia di qualche fantasiosa fanciulla?) per arrivare dove, secondo me, si dovrebbe poter giungere con “la dotazione standard”? Cosa manca a un uomo e a una donna per dare e ricevere piacere? La natura non ha già provveduto? Non credo proprio di essere bacchettona, ma se questa è la piega che prende il mondo io mi sento tagliata fuori: non fa per me.

    Un’ultima domanda: avete ricordato il leader degli INXS, ma ci sono altri casi simili o sono gli unici due sciocchi/sfortunati ad avere fatto questa fine? E un’ultima cosa: come mai non esiste un equivalente femminile per il detto “ammazzarsi di pippe”? … buon sabato a tutti!

  23. 6 Giugno 2009 a 12:44 | #23

    Che vuoi fare, per quanto uno si sforzi, il profilo da correttore di bozze se si insinua dentro resta per sempre! 😉
    Di questa brutta storia resta comunque il fatto che preferisco la finzione alla realtà e, come dici tu, anche per me Bill è morto per il colpo segreto e mortale delle 5 dita. Ma anche su questo si potrebbe fare una discreta ironia… 😉

  24. 6 Giugno 2009 a 11:55 | #24

    @Koralyn
    Neanche io ho avuto il piacere di conoscerlo e condividere il suo privato, ma quando sei un personaggio pubblico è come se condividessi automaticamente tutto con il pubblico tramite il tuo lavoro e la stampa.

    Ecco perchè questa notizia fa tristezza, perchè mette a nudo quell’immagine privata che, probabilmente, conoscevano solo le persone intime. E non è una gran bella immagine, purtroppo.

  25. 6 Giugno 2009 a 11:47 | #25

    @Koralyn
    … non potrei vivere senza correttori di bozze! 🙂 e dire che lo avevo letto e riletto, ma niente, l’apostrofo rosa sfugge, rifugge e ritorna quando e dove meno te lo aspetti!

  26. 6 Giugno 2009 a 10:07 | #26

    Come dice Klauser, la verità vera forse non la sapremo mai, e io voglio ricordarmi di lui per i suoi fantastici ruoli cinematografici, anche perché di persona non ho mai avuto il piacere di conoscerlo e non ho mai condiviso il suo privato. Un abbraccio affettuoso, caro Bill.
    p.s. Un ottimo senza apostrofo… 😉

  27. 6 Giugno 2009 a 7:51 | #27

    Visto le mie condizioni di stamane, se me lo richiedi via sms ti rispondo, adesso non so cosa potrei scrivere.
    Aiuto, 9,30-19 alla mostra di Leonardo, morirò, lo so.
    Addio.

  28. 5 Giugno 2009 a 23:18 | #28

    @Norma’s Claude
    Diciamo che, come tutte le donne degne di questo nome, so come far parlare un uomo 😀
    Detto ciò, non ne approfitto mai, neanche quando potrei, né tantomeno con gli amici, e tu sei fra questi ultimi. Quindi, uso spesso la fantasia!
    … ma eri proprio così brillo la scorsa sera?!

  29. 5 Giugno 2009 a 20:20 | #29

    Hai scritto un post pesante con delle chicche molte ironiche, apprezzo la tua scrittura quasi più del solito, Visky.
    E poi ti ringrazio di quel che hai detto di lui, perché mi hai fatto sentire parte di un circolo esclusivo. Non siamo in molti ad ammazzarsi di pippe (mai termine più azzeccato) con la sinistra.
    Ma tu come fai a saperlo…?
    (-o_ò-)

  30. 5 Giugno 2009 a 19:05 | #30

    Come ti dicevo hanno detto una cosa simile su Michael Hutchence, il cantante degli INXS, indecisi tra autoerotismo e suicidio.

    Quello che è successo veramente forse non lo sapremo mai e ricordarlo come hai fatto tu, mi sembra la scelta migliore.

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