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Addio Heath

24 Marzo 2008

Avrebbe compiuto 29 anni il prossimo 4 aprile, anche se non sembrava poi così giovane. Nonostante quel suo bellissimo viso dai tratti non convenzionali, con occhi stretti e allungati e bocca grande e carnosa, Heath riusciva a incarnare la profondità d’espressione di chi la vita l’ha vissuta intensamente. Come quel suo Ennis Del Mar, ruolo che gli è valso una nomination agli Oscar, attraverso il quale ha raccontato con grandi silenzi e sguardi intensi la rassegnazione di chi per tutta la vita ha cercato di reprimere una natura mai accettata e mal vissuta. Una natura così diversa dalla sua immagine pubblica, sempre solare e giocosa.

 

 

All’ultimo Festival del Cinema di Venezia, in barba a fan e giornalisti pronti a scattare foto a uno degli uomini più sexy del cinema, si è presentato con calzoni corti, calze a righe rosse e cappellaccio a ritirare la Coppa Volpi per Cate Blanchett miglior interprete femminile per I’m not There, film nel quale Heath interpreta Robbie Clark. Un talento, quello di Heath, che non è mai passato inosservato e, sin dall’inizio della sua carriera, non è mai stato offuscato da quella fisicità così prorompente da rischiare di farlo entrare tra le fila dei belli e insignificanti.

Lo stavamo aspettando nell’attesa interpretazione di Joker, nel secondo episodio di Batman firmato Christopher Nolan. Il regista gli aveva affidato il ruolo che fu di Jack Nicholson, indimenticabile nemico del supereroe alato nella versione di Tim Burton, suscitando le proteste dell’attore che pretendeva di essere consultato per la scelta dell’interprete che avrebbe dovuto raccogliere la sua eredità. Come in Casanova, ancora un ruolo in cui la fisicità di Heath viene esaltata, ma le immagini con il trucco pesante non nascondono lo spessore che l’attore è riuscito a imprimere a un personaggio così difficile. Lo vedremo presto, di nuovo sui grandi schermi per farci ridere, terrorizzarci e farci innamorare, magia del cinema capace di regalarci un’illusione di eternità e farci dimenticare per due ore che Heat non c’è più.

 

Se n’è andato senza clamore e, a parte le ipotesi di presunto suicidio, resta lo sconcerto di una morte improvvisa che non intacca l’immagine di un uomo che ha fatto parlare di se soprattutto come attore. Qualsiasi cosa abbia provocato la morte di Heath Ledger noi lo vogliamo ricordare romantico e sorridente come Giacomo Casanova, intenso e struggente come il cowboy gay di Brokeback Mountain, perfido e affascinante come Joker. Il resto sono solo chiacchiere.

Qui un video sulle reazioni di Hollywood e della famiglia, qui la cerimonia privata  per il funerale e, infine, qui sulla chiusura delle indagini sulla morte dell’attore. video girati prima e dopo la morte dell’attore.

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