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Posts Tagged ‘Cinema americano’

L’uomo che fissa le capre

6 Novembre 2009 3 commenti

Da oggi nelle sale italiane 😀

Sarà davvero leggenda?

11 Luglio 2008 13 commenti

La ‘leggenda’ Will Smith, protagonista del nuovissimo remake de L’ultimo uomo della terra, si è materializzata a Roma per promuovere il film che stasera debutta nelle sale italiane. Con 230 milioni di dollari in Usa e 170 nel resto del mondo, l’ex principe di Bel Air si conferma, pellicola dopo pellicola, re degli incassi, anche se probabilmente la presenza del popolare attore dimostra che le cifre incassate non sono ancora abbastanza per una produzione che ha speso circa 5 milioni di dollari solo per le riprese notturne sul ponte di Brooklin, durate 6 giorni.

Durante la conferenza stampa, Will Smith oltre a dichiararsi a favore del candidato democratico alla presidenza, Barack Obama, e a manifestare la sua adesione allo sciopero della WGA (Writers Guild of America), ha anticipato che il suo amico Gabriele Muccino sta lavorando alla sceneggiatura del prossimo film in cui lavoreranno insieme, Seven Pounds, e che spera di trovare presto un progetto che gli permetta di recitare affianco del suo collega/amico Tom Cruise. Prosegui la lettura…

Buon viaggio capo Brody

13 Giugno 2008 7 commenti

Si è spento l’11 febbraio, all’età di 75 anni, Roy Scheider. Aveva un tumore, ma non è riuscito a sconfiggerlo come aveva fatto con quello Squalo che lo aveva reso tanto famoso. Infatti, sebbene considerasse l’interpretazione di Bob Fosse in All that Jazz il suo ruolo migliore, è come capo della polizia di Amity che tutti lo ricordano: quel poliziotto terrorizzato dall’acqua in cui tutti gli spettatori si identificavano pensando, come lui, “ci serve una barca più grande… “. La battuta, che non era contenuta nel copione ma fu un’uscita spontanea di Roy Scheider, è stata votata nel 2005 dall’American Film Institute e si è classificata trentacinquesima nella lista delle 100 frasi più celebri del cinema.

Un uomo meraviglioso, ha detto di lui l’amico Richard Dreyfuss, un attore eccezionale, diciamo noi, meraviglioso comprimario accanto a Dustin Hoffmann e Lawrence Olivier in Il maratoneta e al fianco di Gene Hackman ne Il braccio violento della legge, che gli valse una nomination agli Oscar come Miglior Attore non protagonista. Non furono da meno i ruoli da protagonista tra i quali, oltre a All that Jazz per il quale ebbe una nomination come Miglior Attore Protagonista, ricordiamo Tuono blu, 2010 l’anno del contatto, Il segno degli Hannah e Una squillo per l’ispettore Klute (1975), film che rappresenta il vero e proprio esordio cinematografico dell’attore dopo alcune apparizioni in serie TV e in un paio di film poco rilevanti. Ora il nostro Martin Brody naviga senz’altro in acque più tranquille di quelle solcate dall’Orca e, certamente, nessuno di noi dimenticherà quel suo viso “storto” per via del naso da pugile che la boxe gli provocò da adolescente, regalandogli un’indimenticabile ‘faccia da cinema’.

 

2008: l’anno di Sean Penn

7 Maggio 2008 Commenti chiusi

La notizia rimbalza nel Web ormai da quattro giorni: Sean Penn presiederà la giuria del 61° Festival di Cannes che si svolgerà nella settimana dal 14 al 25 maggio.
La scelta dell’attore e regista americano” ha detto il direttore del Festival Thierry Frémauxera scontata, poiché Sean Penn rappresenta il cinema indipendente americano, un aspetto dell’America che ci piace“.
Il regista, che ha presentato il suo ultimo film Into the Wild alla Festa del Cinema di Roma, ha dichiarato di essere onorato e impaziente di fare il Presidente al Festival di Cannes, anche perchè considera questa nomina come un segno di riconoscimento nei confronti della nuova generazione che si è affacciata sulla scena cinematografica.
Dunque, sembra proprio che il 2008 sarà l’anno della riscossa per l’attore premio Oscar nel 2004 con Mystic River. Se non per quanto riguarda la sua vita privata, visto che il 28 dicembre ha divorziato da Robin Wright dopo 16 anni d’amore, 11 di matrimonio e due figli, sicuramente il nuovo anno non sarà avaro di soddisfazioni professionali per lui. Prosegui la lettura…

Addio Heath

24 Marzo 2008 Commenti chiusi

Avrebbe compiuto 29 anni il prossimo 4 aprile, anche se non sembrava poi così giovane. Nonostante quel suo bellissimo viso dai tratti non convenzionali, con occhi stretti e allungati e bocca grande e carnosa, Heath riusciva a incarnare la profondità d’espressione di chi la vita l’ha vissuta intensamente. Come quel suo Ennis Del Mar, ruolo che gli è valso una nomination agli Oscar, attraverso il quale ha raccontato con grandi silenzi e sguardi intensi la rassegnazione di chi per tutta la vita ha cercato di reprimere una natura mai accettata e mal vissuta. Una natura così diversa dalla sua immagine pubblica, sempre solare e giocosa.

 

 

All’ultimo Festival del Cinema di Venezia, in barba a fan e giornalisti pronti a scattare foto a uno degli uomini più sexy del cinema, si è presentato con calzoni corti, calze a righe rosse e cappellaccio a ritirare la Coppa Volpi per Cate Blanchett miglior interprete femminile per I’m not There, film nel quale Heath interpreta Robbie Clark. Un talento, quello di Heath, che non è mai passato inosservato e, sin dall’inizio della sua carriera, non è mai stato offuscato da quella fisicità così prorompente da rischiare di farlo entrare tra le fila dei belli e insignificanti. Prosegui la lettura…

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