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Caro Giovanni (Allevi)

7 Luglio 2008

Giovanni AlleviCaro Giovanni,
noi non ci conosciamo e questo è proprio un peccato. Mi meraviglio che qualcuno non ci abbia ancora presentati o che tu non abbia mai sentito parlare di me… altrimenti, credo proprio che avresti voluto incontrarmi, sbaglio?
Mi chiamo LucyVanPelt, sono una ragazza determinata e sicura di se, so cosa voglio e quasi sempre come ottenerlo, ma sono anche molto generosa e metto la mia esperienza a disposizione di chi ne ha bisogno. Da piccola mi accusavano di cinismo, ma io mi difendevo soltanto dalle delusioni della vita nascondendo le mie debolezze. E poi, gira che ti rigira, alla fine tutti correvano da me quando avevano un problema. Ho un fratello che, alla copertina che si portava dietro da piccolo, ha sostituito la gonna della moglie, altrettanto rassicurante e inanimata… Ho un amico del cuore la cui testa rotonda, suo cruccio per anni, gli è valsa una cattedra alla facoltà di filosofia, e tanti amici che mi cercano a tutte le ore per confidarsi o per chiedere un consiglio.

Lucy Van Pelt - The Doctor is inNon ho un ragazzo, però… non ancora, almeno. Sai, gli uomini spesso si lasciano ingannare dalle apparenze e magari pensano di non sapermi tenere testa. Il mio primo amore era un pianista… l’unico uomo che non si è mai lasciato intimidire dalla mia determinazione. Con lui potevo essere me stessa. Lo ascoltavo suonare per ore e mi sembrava che le sue note dicessero ciò che lui non era capace di esprimere a voce. Accoccolata sul suo pianoforte, sognavo il giorno in cui avrebbe alzato gli occhi dalla tastiera per perdersi nel mio sguardo. Non è mai successo o, meglio, quando l’ha fatto ha preferito perdersi negli occhi di un sassofonista che suonava nella sua orchestra… Così, pian piano il tempo è passato e io ho smesso di credere che un uomo potesse preferire il mio carattere a una massa di riccioli biondi o che desiderasse farmi sognare, piuttosto che sentirmi parlare. Sono diventata l’amica perfetta, la mamma e la sorella, insomma ho smesso di credere al Principe Azzurro.

Poi un giorno, per caso, ti ho sentito suonare e qualcosa dentro di me si è frantumato… La tua musica senza parole dice cose molto più vere e sensate di mille discorsi. Ti ho sentito raccontare la gioia come qualcuno che ha avuto paura di non poterla provare più, ho sentito nelle tue note la tenerezza che si prova verso se stessi dopo un gran dolore. La musica è la tua voce interiore e posso sentirla passare dal tuo corpo al mio, mentre fa incetta di tutte le mie emozioni più intime. Ogni volta che ascolto Come sei veramente riesco a sentire le mie corde interiori risuonare come non accadeva da tempo… Non so, forse riviene a galla il mio debole per i pianisti o, forse, scopro una volta di più come la musica possa essere più diretta di mille parole.

Credo proprio che valga la pena incontrarci, sono sicura che non te ne pentiresti. Male che vada potrei sempre darti qualche consiglio su come superare la tua ansia, sono ancora brava in questo, sai? E poi per te sarebbe gratis!
Con affetto
Lucy

Per chi volesse saperne di più su Giovanni consiglio di vedere questa intervista o di ascoltare questa poetica versione di Panic con Epifanio.

 

  1. willywallie
    22 Febbraio 2009 a 19:36 | #1

    giovanni farà presto il testimonial per uno shampoo dell’oreal

  2. 7 Marzo 2008 a 17:12 | #2

    Vorrei fare i complimenti a Lucy per il suo articolo. Una lettura musicale, ben cadenzata e toccante. Peraltro il brano di Allevi, “Panic”, è molto vicino a quella tenera melanconia che solo i Peanuts sapevano dare!

I commenti sono chiusi.
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