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Girl Geek Dinner

ggd-romaIeri sera ho partecipato alla 2° cena romana delle Geek Girl. Era la prima volta per me ed ero molto interessata a questa iniziativa che favorisce l’incontro tra donne che lavorano nell’ambito del web e dell’informatica.

Sono rimasta favorevolmente colpita dall’organizzazione e dalla presenza di Luisa Carrada.  La cena, offerta gratuitamente alle partecipanti  e ai loro accompagnatori (gli uomini potevano partecipare solo su invito delle GG), mi è sembrata molto buona, ma non ho potuto goderne, purtroppo, poichè non erano previsti alimenti per celiaci (magari ci si può organizzare per la prossima!).

L’unico neo, a parer mio e delle persone che erano con me, era la scarsa interazione tra i partecipanti. Nel senso che tutto era lasciato all’iniziativa dei singoli e, forse, sarebbe stato utile che le padrone di casa avessero cercato di conoscere le nuove invitate ed, eventualmente, a metterle in contatto tra loro.

Il bilancio è comunque positivo, anche perchè ho avuto l’occasione di passare una serata diversa con gli amici che erano con me e che, per un motivo o per un altro, sento più al telefono o vedo uno alla volta piuttosto che tutti insieme.

Abbiamo riso, scherzato e parlato anche di progetti che, chissà, prima o poi riusciremo a realizzare. Questi eventi, in un modo o nell’altro, sono sempre positivi secondo me. Anche perché, presi come siamo dal lavoro e dalle noie quotidiane,  dedichiamo sempre poco tempo a divertirci e a condividere idee e iniziative che probabilmente ci permetterebbeo di migliorare la qualità della nostra vita. Grazie quindi alle GG romane e grazie ai miei amici che sono proprio gente speciale!

  1. 7 Aprile 2009 a 13:34 | #1

    Ringrazio pubblicamente una donna, più che un’amica, mai sottovalutata.
    Ciononostante non porgo l’altra guancia.
    Teh.

  2. 7 Aprile 2009 a 1:25 | #2

    @Rob
    La moderatrice c’era, ma non è stata invadente. Direi che ha presentato ospite (Luisa Carrada) e sponsor in maniera perfetta. Quello che è mancato, come dicevo, è stato il modo di presentare le invitate tra loro… C’era chi già si conosceva e chi, come me, aveva fatto il passaparola e invitato amici, ma a parte gli sguardi curiosi che ci si rivolgeva mentre si attraversava il locale, non era facile fermarsi e presentarsi.
    Sarebbe stato utile che le organizzatrici facessero un pò il giro, ci conoscessero e creassero l’occasione per presentarci le une con le altre.

  3. 6 Aprile 2009 a 23:43 | #3

    il termine geek in effetti ha un significato che arriva ad andare ben oltre il senso di “malato di web”
    ma al di là di questo…

    la cosa che un po’ mi “fa specie” è il fatto che non ci fosse una moderazione, una Bruna Vespa a tirare le redini della serata, anche se avrebbe dato un tono sicuramente più coordinato e instradato, però almeno poteve essere d’aiuto.

    ma anche io sono misogino, per cui non è escluso che dica questo per rovinarvi il prossimo incontro dove cercherete una moderatrice!!!

  4. 5 Aprile 2009 a 15:46 | #4

    Il termine “Geek” è l’esatto contrario di “nerd” anche se tutte e due i vocaboli, con l’avvento di Internet hanno assunto connotazioni varie. In sostanza oggi fanno riferimento ad un appassionato di informatica.

    In ogni modo, grazie alle Geek e alla piacevole compagnia di amici! 🙂

  5. 5 Aprile 2009 a 13:50 | #5

    Anch’io ho partecipato alla cena, e devo ammettere che ci sono andata con l’inziale sospetto che riservo a tutte le iniziative organizzate da persone che fanno parte di gruppi e che si riconoscono nel far parte di gruppi. Lo so, è un atteggiamento snob, ma è più forte di me, e questo tipo di evento mi fa tanto pensare a quegli eventi organizzati da chi lavora nei miliardi di social network che infestano la rete e che servono solo ad aiutare il lavoro di PR degli organizzatori di eventi.
    Ma questa volta invece, vinta l’iniziale diffidenza, ho voluto partecipare, perché lavorando anch’io nel e per il web mi interessava la possibilità di incontrare altre persone che vi lavorano per poter condividere esperienze, pareri, darsi consigli, scoprire cose nuove.
    L’evento in sé è senza dubbio riuscito, e con il gruppo di amici con cui siamo andate sono stata molto bene, ma quel che mi è mancato è stato proprio il motivo per cui avevo voluto partecipare, ovvero l’interazione/integrazione con le altre persone presenti. Forse la prossima volta le organizzatrici ne terranno conto? Speriamo, in ogni caso è stato bello partecipare.

  6. 5 Aprile 2009 a 9:08 | #6

    Sono d’accordo con Vic. La serata è stata piacevole ma un po’ anonima per quanto riguarda l’iniziativa.

    @Claudio
    Dai Cla che ti vogliamo bene… anche se a volte scrivi con acrimonia, asprezza, acredine, astio, acidità e misoginia, tanta misoginia! 🙂

  7. 5 Aprile 2009 a 8:16 | #7

    E a rileggerlo direi che si trattava di acrimonia, asprezza, acredine, astio, acidità e misoginia, tanta misoginia.
    Mi dispiace, c’ho un bel pò da lavorare.

  8. 5 Aprile 2009 a 7:55 | #8

    Ubriachezza molesta.
    I commenti non si possono cancellare per cui accetto gli schiaffoni. E leggermente più sobrio devo dire che nei confronti dell’iniziativa non ho nessun pregiudizio, non la conosco.
    A volte il mostro torna. Buona giornata.
    Non so manco cos’è Twitter.

  9. 5 Aprile 2009 a 1:53 | #9

    Non conosco l’inglese bene come te, ma questo è il significato che ho trovato…

    E poi, sinceramente, non capisco perché devi essere ‘acido a priori’ nei confronti di un’iniziativa che non conosci.

    Non ho detto di essere una geek girl, ma di aver partecipato a un incontro che presupponeva un interesse verso il web. Forse, dal momento che lavoro nel e per il web, sono una geek girl, ma non mi sembra che questo sia il punto.

    Il punto è che potevi limitarti a spiegare quello che è il significato della parola, senza andare oltre, secondo me.

    Scusa, ma non ci vedo dell’umorismo in questo tuo commento, né dell’ironia, solo un’ingiustificata acrimonia (asprezza, acredine, astio, acidità… scegli tu la parola che ti sembra più adeguata).

  10. 5 Aprile 2009 a 1:41 | #10

    A volte non capisco l’evoluzione della lingua inglese (e anglo-americana). Vada per i neologismi ma i cambiamenti di significato di una parola non li capisco. Usare “geek” per le persone malate di internet o comunque un pò “nerd” mi sembra davvero fuori luogo. E’ come sentire i pischelli romani dire “me l’ha fatto a screzio” volendo intendere che gli è stata fatto qualcosa per sfregio. Le parole hanno più significati ma alcune no. Boh.
    E comunque mò saresti una Geek Girl? E che farete dopo le cene, le foto nude come le Suicide Girls?

  1. 2 Giugno 2010 a 10:56 | #1
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