Non so bene perché, ma ultimamente penso alla danza. E’ un pensiero che non ha contorni netti, piuttosto una serie d’immagini in cui danzo scene di musical, valzer o assoli di moderna e contemporanea.

Io amo il ballo, ma come spettatrice o, ai limiti, come ballerina ‘sotto la doccia’. Nel senso che, come chi canta sotto la doccia, mi capita spesso di ballare da sola in casa, mentre metto in ordine o spolvero ascoltando musica.

E’ che mi sono sempre vergognata di ballare perché non possiedo la tecnica, non ho studiato e mi muovo seguendo il ritmo, ma non so assolutamente ballare. E la danza, che dovrebbe essere una delle arti più istintive a meno di non far parte del Royal Ballet Vattelapesca, diventa per me un traguardo irragiungibile.

Eppure, mi vengono in mente di continuo scene di ballo cinematografiche in cui mi sostituisco alla protagonista sentendomi finalmente libera di volteggiare in corpi armonici e allenati.

Non so, forse volteggio dentro di me o forse dovrei iscrivermi a un corso di danza. Forse è tempo che il mio corpo si esprima a prescindere dalla mente e goda della musica e del movimento. Forse è arrivato il momento di farsi condurre in un valzer o in un tango,  anche se sono solo una ballerina dilettante disposta a imparare da chi danza da anni pur non essendo professionista.