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Desperate H(o)usbands

21 Giugno 2008

No, non si tratta di una nuova serie TV ambientata nella surreale provincia americana, questa è decisamente realta, realtà umana. Non che mi stupisca di sentire discorsi su come sono cambiati gli uomini, su quanti ancora ce ne siano in circolazione e sul perché quei pochi rimasti non siano disponibili, però ultimamente ho “registrato” alcune considerazioni piuttosto inquietanti da parte di alcune amiche e conoscenti. Sto parlando di donne che lavorano, con rapporti sentimentali stabili, che spesso convivono e non sono omofobiche. I loro compagni sono altrettanto affermati professionalmente, affettuosi, colti e disponibili al dialogo. Insomma, tutto bene, cos’altro si può volere da una relazione? Purtroppo, però, sembra che questi meravigliosi esponenti del sesso maschile a un certo punto vengano colti dalla sindrome della casalinga disperata, una brutta malattia che li induce a fare strani discorsi…

Sembra, infatti, che ultimamente le rimostranze più in voga da parte delle mie amiche, tutte diverse per età, provenienza e storie, siano più o meno di questo tenore:”Mi telefona cinque o sei volte al giorno, mentre sono al lavoro, ma si offende se cerco di tagliare cortoe cosa deve dirmi? Fa la lista della spesa, mi elenca i prezzi che conosce a menadito, mi racconta cosa ha fatto e cosa farà nelle prossime ore e mi chiede cosa mangiamo per cena: pasta o riso?… ma, dico, non possiamo parlarne a casa?” e ancora:”Si lamenta perché non gli dò abbastanza attenzioni, ma quando torno a casa la sera sono stanca, ho anche bisogno di starmene un po’ per conto mio, in silenzio…“; oppure: “Gli ho chiesto un periodo per riflettere, per mettere a fuoco il nostro rapporto e, dopo avermelo concesso, ogni tanto mi viene vicino (spesso) e mi chiede – e allora, che hai deciso?- lo so che ha bisogno di rassicurazioni, ma gli avevo chiesto tempo…“.

Per non parlare poi di un altro paio di amiche il cui compagno non sopporta il fatto che ricevano continue telefonate di lavoro e abbiano troppe riunioni e impegni durante la settimana… ma tutto questo non era esattamente ciò che le donne lamentavano degli uomini? Mi chiedo cosa accade: si sono invertiti i ruoli o, piuttosto, la sindrome della casalinga disperata colpisce indifferentemente chi, uomo o donna che sia, non è troppo soddisfatto della propria vita e/o è frustrato dinanzi alla capacità dell’altro di non dipendere da niente e nessuno, nemmeno dal grande amore? Eh già, gli uomini si lagnano proprio come le donne, anzi a volte di più e adesso che le loro compagne sono diventate autonome e indipendenti e non gliene frega niente di san Valentino, loro non possono più lamentarsi con gli amici raccontando il sacrificio che hanno fatto per portarle a cena a lume di candela, per comprare loro dei fiori e ricordare gli anniversari… Insomma, cari Desperate h(o)usbands, come potrete sopravvivere alla terribile sensazione di sentirsi trascurati o, peggio, abbandonati?

Un tempo si consigliava alle donne di tenersi impegnate, magari con un corso di taglio e cucito, in modo da farsi trovare sempre sorridenti dai propri uomini che tornavano a casa stanchi e svogliati. Il mio suggerimento, quindi, è semplice: la cucina. Del resto, i migliori chef sono uomini, quindi perchè non dedicarsi anima e corpo, soprattutto nei momenti di solitudine coatta, alla nouvelle cousine, alla cucina etnica, afrodisiaca, dietetica o macrobiotica? Ce n’è per tutti i gusti e, siccome la società si evolve e il mercato è sempre attento ai cambiamenti, ecco un bell’accessorio studiato apposta per esaltare il fisico e l’animo.

Istruzioni per l’uso: da indossare con una sana dose di umorismo. Provocherà un sorriso anche alla donna più stanca e distratta senza nulla togliere alla vostra virilità, anzi risveglierà sani appetiti…

P.s. Dimenticavo di citare un amico che da un paio di anni chiede (invano) alla sua compagna di fare di lui un uomo onesto sposandolo. Lei serenamente rifiuta, dicendo che non ce n’è bisogno, che stanno bene così… A lui ho consigliato la pittura, è molto portato, mentre per la cucina ha poca inclinazione e poi lei non l’ha ancora “promosso”: per ora può solo caricare le lavatrici, seguendo attentamente le sue istruzioni!

 

  1. 25 Settembre 2008 a 18:45 | #1

    Sei una donna malvagia.

  2. 25 Settembre 2008 a 18:01 | #2

    Ohhh! Attenzione che calci è una brutta parola e non si può dire su questo blog, eh!
    Il fatto che cucini senza grembiule è male, appena lo trovo te ne regalerò uno che non potrai rifiutare! 🙂

  3. 25 Settembre 2008 a 17:54 | #3

    Non so se prenderei a calci in culo prima te o Monica. Pensa che a te quella domanda non la potrei nemmeno fare, la pasta non la puoi mangiare.
    Bastarde.
    Vi voglio bene, e tanto. Ma io cucino senza grembiule.

  4. LucyVanPelt
    6 Marzo 2008 a 20:08 | #4

    Eh, caro Venom, non dimenticare che quelle meravigliose donne di cui parli erano una su un migliaio. E’ innegabile che i tempi siano cambiati e ora “l’identità femminile” è più diffusa e non corrisponde più all’immagine della donna sottomessa e debole, quindi di conseguenza, gli uomini si sono trovati un pò spaesati.

    Ma fin qui, i discorsi sono triti e ritriti, e non avevo nessuna intenzione di parlare di sesso debole e sesso forte o di maschilismo e femminismo (non l’ho fatto!), piuttosto di registrare a beneficio di chi ha voglia di ascoltare, e magari, di sorriderci su, alcuni comportamenti abbastanza diffusi ultimamente.

    Come premesso nel mio post, ne ho parlato semplicemente perchè parecchie amiche e conoscenti si sono “lamentate” di certi atteggiamenti “piagnoni” dei loro compagni…

    Al di là dei sorrisi e della facile ironia, figurati se non credo e non auspico un mondo di PERSONE civilizzate e intelligenti, fatto sta che ancora non ci siamo…

    Mi auguro, quanto prima, di smentirmi e raccontare, spero per esperienza personale 😉 , un bell’incontro uomo/donna alla pari, senza cedimenti o crollo d’intonaci!!

  5. Venom
    27 Febbraio 2008 a 0:46 | #5

    Lucy, dimentichi che nei secoli ci sono state donne coraggiose, geniali, eroiche e forti al pari di uomini famosi, come Giovanna D’Arco, Madame Curie, Amelia Earhart o Mary Shelley, giusto per citarne qualcuna. E’ innegabile che una società prettamente patriarcale abbia nuociuto non poco sulle potenzialità e sulla libertà espressiva delle donne, in passato, ma oggi come oggi credo sia inutile e antioquato parlare di ‘sesso forte e sesso debole’, oppure di ‘femminismo e maschilismo’. Diciamo che almeno fra persone intelligenti e civilizzate si può parlare di ‘uguaglianza fra i sessi’ e ‘parità di diritti e doveri per uomini e donne’. Se poi l’uno o l’altra si rivelano più piagnoni o incapaci del solito, mi pare che il sesso ormai c’entri poco o niente.

  6. LucyVanPelt
    24 Febbraio 2008 a 23:50 | #6

    @Venom
    No, quei lamenti non erano strategie per manipolarvi, ma solo l’aver creduto per secoli che non avevamo la capacità di valere qualcosa senza avere un “omino” accanto. Erano solo lacrime di frustrazione e insoddisfazione, incapacità di credere in noi stesse.

    Ora, fortunatamente, molte di noi non ci credono più e s’innamorano di uomini che non credono di avere minore identità maschile accanto a una donna realizzata…
    solo che ogni tanto, dietro l’apparenza di maschio evoluto si nasconde “il piagnone” che viene fuori quando meno te l’aspetti.

  7. little nemo
    24 Febbraio 2008 a 19:18 | #7

    Diversità, sicuramente diversità ma allora perché renderci simili nelle cose peggiori???
    Paure, fughe, egoismo e poca chiarezza interiore… perché imitarci in questo?

  8. Venom
    24 Febbraio 2008 a 15:24 | #8

    Caro Rasputin, LucyVanPelt ha ragione sul fatto che ‘noi’ uomini ci siamo lamentati per secoli della ‘debolezza’ femminile, al punto da coniare l’appellativo ‘sesso debole’, appunto. Quello che non si era capito, finora, era che sono tutt’altro che deboli, e che tutti quei lamenti erano solo strategie per manipolarci.

  9. LucyVanPelt
    23 Febbraio 2008 a 18:26 | #9

    Caro Rasputin, è proprio di diversità che si parla… è evidente che si tratta di persone uniche e diverse, così come diversi sono gli uomini dalle donne, è questo che ci attrae, no?

    Quello che mi colpisce è come, ultimamente, sempre più spesso gli uomini finiscono per cadere in certe trappole trasformandosi in donnicciuole lagnose…

    Ma come, si sono lamentati per secoli perchè eravamo noiose e lamentose e ora che non lo siamo più ci diventano loro?!

    Stiamo generalizzando, naturalmente, e non si può fare di tutt’erba un fascio, ma la tesi che sostengo è un’altra: è l’insoddisfazione che genera frustrazione, uomo o donna che ne sia afflitto.

    Mi perdonerai, poi, se io c’ironizzo su, scherzando su questi desperate h(o)usbands… per anni gli uomini l’hanno fatto al bar con gli amici…

  10. Rasputin
    23 Febbraio 2008 a 14:45 | #10

    Chissà perché si fanno sempre i soliti discorsi, quando si tratta di uomini e donne. Prima o poi qualcuno/a si accorgerà che non esistono uomini e donne ma semplicemente PERSONE, e che ogni persona è diversa dall’altra. Non migliore o peggiore, semplicemente UNICA e DIVERSA. Mettere alla berlina i ‘casalinghi frustrati’ solo perché rappresentano la controparte maschile delle ‘casalinghe frustrate’ è veramente una banalità e una generalizzazione che lascia il tempo che trova, secondo me…

  11. 22 Febbraio 2008 a 10:57 | #11

    @Sir pent
    Sarà la De Filippi, quella riesce a deprimere anche me… mia moglie, invece, ne è affascinata… sarà che la De Filippi ha una mascolinità così accentuata? 🙂

  12. Sir pent
    22 Febbraio 2008 a 0:53 | #12

    Io sono un casalinguo, eppure non mi ci trovo bene nel mio ruolo. Come mai? Avete qualche suggerimento? Eppure Amici, la mia trasmissione preferita non riesce a tirarmi su di morale..

  13. LucyVanPelt
    21 Febbraio 2008 a 23:49 | #13

    No, tu hai capito tutto: sarai semplicemente una persona felice perchè puoi fare ciò che più t’interessa senza sentirti trascurato solo perchè la tua compagna sopravvive, vive e se la gode come te!

    … Solo attenzione a quello che guardi in TV, se fai indigestione di Talk Show e di Amici, potresti davvero trasformarti in una casalinga disperata! 🙂

  14. BDB
    21 Febbraio 2008 a 23:15 | #14

    Il grembiule è fan-ta-sti-co! Credo che lo ordinerò, se mia moglie accetta di scambiare i ruoli facendomi fare il ‘casalingo’ e andando lei a procacciare il cibo per la tribù familiare. Niente più impegni e scadenze al di fuori dell’intimità della casa, un sacco di break durante la giornata, nessun rompib*lle fra i piedi mentre svolgo il mio lavoro quotidiano…
    Eh, già pregusto le mattinate in compagnia di MTV e dei talk show, mentre rassetto casa, i pomeriggi spaparanzato davanti alla TV a guardarmi Amici di Maria de Filippi dopo aver lavato i piatti del pranzo, in attesa dei serial serali, che mi godrò in pace dopo aver preparato la cena e lavato i piatti… e poi, vuoi mettere non dover più guidare l’auto, litigare coi figli, e tutte quelle rotture di maroni che il capo-tribù deve subire in virtù del suo ruolo? Finalmente sarò anch’io una casalinga disperata! 🙂

  15. 21 Febbraio 2008 a 20:05 | #15

    mah! non capisco assolutamente a cosa ti riferisci… 😉

I commenti sono chiusi.
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