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Archivio per febbraio 2009

Oscar 2009 #2

23 Febbraio 2009 Nessun commento

Partita! La cerimonia di consegna è iniziata con uno spumeggiante Hugh Jackman che canta e balla! Non solo bellissimo, dunque, ma versatile ed eclettico, il ‘nostro Wolverine ‘canta’ i film nominati agli Oscar, da The millionaire a Benjamin Button, e rapisce dalla platea Anne Hathaway per ‘parafrasare’ Frost Nixon. L’attrice non è da meno! Fantastico! Hugh è meraviglioso, ma purtroppo non capisco tutte le parole della parodia… Beh, ora l’ho capito però! Il pubblico è in piedi dopo che l’attore ha chiuso la ‘sceneggiata’ urlando “I’m the wrestler, I’m the Reader, I’m Wolverine!!!“. La cerimonia si apre e continua in maniera diversa dalle solite, Hugh si rivolge a tutti gli attori nominati, uno alla volta, non risparmiando ironia e battute. Arrivano sul palco 5 meravigliose attrici, Tilda Swinton, Anjelica Huston, Whoopie Goldberg, Eva Marie Saint e Goldie Hawn che presentano le 5 migliori attrici non protagoniste. E subito arriva l’Oscar che va a Penelope Cruz in Vicky, Cristina e Barcelona. Mhh… avrei preferito qualcun altra, ma non ho visto il film.

Bella questa serata, così movimentata e veloce! Addio alle presentazioni paludate anche qui!

Oscar 2009 #1

23 Febbraio 2009 Nessun commento

Da più di un’ora le star di Hollywood si avvicendano sul tappeto rosso in attesa di riempire il Kodak Theatre per la serata degli Academy Awards 2009. Finora, Diane Lane e Josh Brolin (nomination come miglior attore non protagonista in Milk) sono apparsi come la coppia più bella, mentre Natalie Portman la più elegante con un abito rosa che metteva in risalto la sua naturale bellezza. E’ appena arrivato il più probabile dei vincitori della statuetta come miglior attore, Mickey Rourke. In abito color crema e gilet nero l’attore appare molto contento di essere ritornato alla vita cinematografica dopo un lungo periodo buio. Anche se non ho ancora visto il film, perso nell’anteprima romana durante il periodo del Festival di Venezia, tifo per lui aspettando di vedere The Wrestler il 6 marzo. Inoltre, vincitore del Golden Globe per la miglior canzone del film è stato Bruce Springsteen, altro motivo per tifare il film con Mickey Rourke. Intanto, per chi volesse ripassare le nomination suggerisco di rileggerle qui.

Sono arrivati Brad e Angelina, in nero, belli, belli in modo assurdo!  😉 A parte gli scherzi e le citazioni sono davvero splendidi e Brad si dichiara soddisfatto di essere nella stessa categoria di Sean Penn e Mickey Rourke, due attori che considera un mito. Manca mezz’ora all’inizio della cerimonia, presentata da Hugh Jackman, intanto sto cercando di scaricare delle foto per arricchire i post. A fra poco per gli aggiornamenti. Dita incrociate per l’Oscar, purtroppo postumo, a Heath Ledger.

Ho fatto pace con Sanremo

20 Febbraio 2009 Nessun commento

E’ successo ieri sera quando, tornata a casa senza alcuna velleità, dopo aver fatto un rapido zapping sono stata catturata dall’immagine di Cocciante al piano che duettava con un altro pianista. Con quella capigliatura, l’esordiente Filippo Perbellini, sembrava il figlio del cantautore… Dopo l’arrangiamento a due della canzone in gara, ‘Riccardone‘ ha cantato egregiamente la sua Quando finisce un amore e da quel momento è stato un crescendo di musica di qualità.

Ognuna delle nuove proposte era accompagnata, nell’esecuzione del proprio brano, da un grande della musica italiana che poi veniva invitato da Bonolis a riproporre uno o due dei suoi pezzi storici. Così, si sono alternati sul palco dell’Ariston Pino Daniele (Quando e Napul’è), il trio Zucchero/Vandelli/Battaglia, Gino Paoli (Il cielo in una stanza), Roberto Vecchioni, Lucio Dalla, Burt Bacharach (medley di alcuni suoi pezzi indimenticabili), Mario Biondi, Ornella Vanoni (omaggio a Tenco con una struggente Vedrai), il grande Lelio Luttazzi (stile e classe in puro swing) Massimo Ranieri e il mio amato Giovanni Allevi (La leggenda del pianista sull’oceano).

Devo dire che al di là dei miei gusti personali, estremamente critici nei confronti della musica italiana, ieri ho riascoltato brani indimenticabili oltre alle buone nuove proposte degli esordienti (migliori per qualità, testi ed esecuzione della maggior parte dei big) e mi sono riappacificata con il Festival.

Erano anni, ormai, che avevo rinunciato a vederlo, annoiata dalla prevedibilità della musica e dal cerimoniale paludato della conduzione. Ieri, invece, Bonolis ha dimostrato che la buona musica italiana è ancora viva, anche se sono convinta che ce n’è anche di migliore in un sottosuolo che stenta a sopravvivere alle logiche dell’industria musicale.

Degna di nota anche l’esibizione canora del grandissimo Kevin Spacey, in Fly me to the moon di Frank Sinatra, a cui ha fatto seguito una bella intervista di Bonolis (che, però, avrebbe potuto fare a meno di cantare Imagine e farla cantare magari da Laurenti…).

Se ne avete voglia potete rivedere qui le singole esibizioni, ma anche le serate integrali del Festival.
Mentre qui un commento interessante sul dietro, il davanti e i lati del festival, con polemiche, retroscena, annessi e connessi.

Ma come parlano?! E, soprattutto, cosa dicono…

17 Febbraio 2009 2 commenti

Pipponi‘, ‘Cazziava‘… ma come parlano in Tv?! E’ vero sì che un linguaggio paludato non aiuta lo share, né invoglia lo spettatore medio che, sfinito dopo una giornata d’insano lavoro (perché sono pochi quelli che possono dire di svolgere un normale lavoro, stressante sì, ma normale… la maggior parte deve lottare tutti i giorni per mantenerselo il lavoro, per schivare attacchi e colpi bassi, per dimostrare di essere utile e affidabile. Ma questa è un’altra storia…), sfinito dunque, dopo la battaglia quotidiana, lo spettatore medio si abbandona sul divano, privo di difese ed energie, e sceglie di svuotare la mente accendendo la Tv.

Poi, però, la Tv non la svuota la mente, anzi. Spesso la riempie d’immondizia, altre volte la porta in mondi sconosciuti, altre ancora gli racconta la realtà oppure la altera.

Personalmente, in quanto spettatore medio, prediligo l’intrattenimento ‘sicuro’ scegliendo canali che trasmettono film o serie Tv, ma a volte faccio un’eccezione e, da alunna diligente, guardo programmi dedicati all’informazione, magari facendo zapping per interrompere la noia che spesso provocano e costruendo un personale blob delle diverse trasmissioni.

Nella fattispecie, nonostante la mia idiosincrasia nei confronti di Santoro, decido di vedere la puntata di Annozero dedicata al caso Englaro (una vicenda che non mi ha lasciato indifferente, come avrete capito).
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Il curioso caso di Benjamin Button

16 Febbraio 2009 4 commenti

Il Curioso caso di Benjamin Button, uscito venerdì nelle sale italiane, ha avuto 13 nominations agli Oscar di quest’anno. il film, tratto dall’omonimo racconto breve di Francis Scott Fitgerald, affronta il complesso rapporto che l’essere umano ha con il tempo attraverso la storia di un uomo ‘nato vecchio e morto bambino’. Mentre nel racconto di Fitzgerald il protagonista nasce nel 1860, nel film di David Fincher Benjamin Button (interpretato da Brad Pitt) nasce l’ultimo giorno della prima guerra mondiale. La sua è una vita al contrario e la sua crescita interiore corrisponde a un progressivo ringiovanimento del corpo, in cui solo per un breve periodo l’età anagrafica rispecchia il reale stato del fisico. Benjamin, però, considerato un diverso sin dalla nascita, ha la possibilità di crescere in un clima di sereno distacco dall’affanno delle contingenze della vita quotidiana. La donna che lo raccoglie dopo l’abbandono da parte del padre, infatti, lavora in una casa di riposo per anziani e non ha problemi a far accettare il ‘vecchio’ bambino dagli ospiti cui presta assistenza. Ben impara a guardare il mondo con la poesia degli occhi di chi ha vissuto una vita intera e, nonostante non possa giocare con i bambini della sua stessa età, cresce circondato dall’affetto dei tanti ‘nonni’ che vanno e che vengono dalla casa di riposo.
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