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Intenzioni

Ti ho sentito intenzionato, ieri.
Come se avessi messo da parte ogni cosa per dedicarti esclusivamente a me.
Così è stato.
Nel tono della voce, più che nelle parole, ho sentito una spensieratezza rara, per te.
Mi hai sorpreso, che bello!
Ti fidi di me, hai detto. Mi rendi felice a volte, sai? E stanotte ti ho sognato.
Il volto non era il tuo, ma eri tu.
Ovunque, vicini, abbracciati, ci baciavamo, soli fra gente che non vedeva.

Resta, al risveglio, la sensazione di un contatto fisico profondo, intimo.
L’impressione di essere ancora rannicchiata tra le tue spalle…
Che strana cosa, l’invisibile presenza di un rapporto che non ha cardini, né presupposti.
Nessuna aspettativa, né progettualità, nemmeno l’idea di renderlo diverso da quello che è.
Una rara occasione per ‘sentirsi’ e capire qualcosa in più di noi stessi,
senza lasciarsi distrarre dalle implicazioni materiali di un rapporto.
Cammino per la mia strada, lontano da te
vicina a qualcun altro, a volte anche migliore di te.
E conservo dentro di me l’immagine di tante bolle di sapone.
Le vedi trasparenti, ma assumono i riflessi della luce,
le insegui con gli occhi come fossi bambino.
Ti bagni le dita con acqua e sapone
e ti resta addosso profumo di pulito,
e ti resta dentro la leggerezza di un gioco.
Sussurri, e soffio per farne di nuove,
le mani bagnate prima di ricominciare.
Bolle di sapone, attimi con te.

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  1. 7 Luglio 2009 a 7:22 | #1

    L’equilibrio silente è cosa complessa da trovare, ma quando c’è non lo scardini più (tirando le somme di quanto scritto finora…)
    Ciao Uichsssssssss (con tante esse…)

  2. 7 Luglio 2009 a 0:50 | #2

    @Fabrizio-ikol22
    Le ha lette, lo so. Forse sa quanto è prezioso il mio cuore perché non ne abusa… ma la nostra è un’intesa ideale, senza cardini, né presupposti. Gli voglio bene, lui ne vuole a me. Come dici saggiamente, a volte sarebbe meglio ignorare certe parole, soprattutto quando si cammina su strade parallele che non s’incontreranno mai. Per fortuna, è abbastanza intelligente da apprezzare quello che di buono c’è senza chiedere di più, come faccio io. Grazie Fabrizio, per i tuoi commenti sempre così attenti e sensibili.

  3. 6 Luglio 2009 a 11:41 | #3

    chissà se colui che ha ispirato queste parole le ha lette. A volte è meglio di no, altre volte sarebbe invece meglio sapesse che cuore prezioso ha per le mani.

  4. 27 Giugno 2009 a 22:34 | #4

    Non so se si tratta di stipiti, Clà, ma se così fosse è la conferma che bisogna guardare dove si mettono i piedi e non dare per scontata l’altezza delle porte… ne ho presa una circa un mese fa: era una ‘miniporta’, ma i miei occhi erano appena sotto lo stipite, quindi dall’alto delle mie due mele l’ho presa in pieno!

    Ultimamente, mi sembra di reagire abbastanza ‘de core’ e ‘de panza’ alle cose, alle persone e alle situazioni. Ancora, invece, devo fare i conti con una certa tendenza ‘Into the Wild’ che non ha nulla di romantico e cinematografico, neanche la colonna sonora di Eddie Vedder.

    p.s. Non ho strillato con Klauaus, mi sono solo scappate le maiuscole! Lo sapeva che non sopporto Vasco 🙂

  5. 27 Giugno 2009 a 20:14 | #5

    Claudio, tuo fratello.

  6. 27 Giugno 2009 a 20:13 | #6

    Vix, anch’io considero quel cantante il più sopravvalutato fattone italiano ma non urlare, che c’entra Klaauss? Lui molto sentitamente ha citato un suo brano, tutto qua. E dai, insomma! Me stai a fa’ la Storacia…? O la Buontempona…?

    Ho riletto il post e mi sono reso conto che anche nei momenti peggiori, le persone sono diverse. Ma sta sempre a noi saper reagire nel migliore dei modi, ovvero riuscire a non sentire la mancanza di cio/chi non abbiamo accanto.
    Ciao Monica, spero che ora tu sia felice.

    Ci sono bolle di tempo in cui attimi, sensazioni o intenzioni, continuano a vivere. Ma da tempo ho scelto di lasciarle nel Museo Dei Se, e da allora non metto più piede in quella galleria di ciò che poteva essere e non è stato. Ho sprecato il tempo in prestito che m’era stato offerto e stavolta ho affrontato minuti e secondi come l’uomo che non ho mai dimostrato d’essere.

    Vicky, possono averci separati alla nascita, ma hai il mio stesso odore, e il mio naso non sbaglia.
    Siamo forti e delicati, andiamo avanti a testa alta ma dobbiamo badare agli stipiti delle porte.
    Anche se siamo alti due mele o poco più.

  7. 24 Giugno 2009 a 19:07 | #7

    Lo dico io che Vasco mi sta sul cXxaXxZXxZXxo! Parole scontate, trite e ritrite dopo l’ultimo bell’album che era Bollicine!
    Certo, niente a vedere con me che scrivo meglio, ma mooolto meglio di lui!…solo che lui è Vasco e io solo VicKy 🙂

    Ti ringrazio comunque della partecipazione 🙂

  8. 24 Giugno 2009 a 17:01 | #8

    Quando alla Musica vuoi dare un nome
    ci metti sopra le Parole…
    Quando una Musica c’ha le Parole…bing!
    La puoi chiamare anche per nome….
    La Tua Prima Canzone…..
    Quando alla Musica vuoi dare “aria”
    lascia scorrere le dita…
    su qualsiasi cosa che faccia rumore…bing
    ci puoi trovare la Tua Canzone….
    Magari una canzone D’AMORE….

    Per le parole non preoccuparti
    è più; facile di quello che pensi…
    come le Bolle di Sapone……………bing
    se “soffi” piano vengono da sole
    Anche Le Parole………….

    Perché la Musica non ha “orecchi”…..
    non ha padroni…..ma che MALEDETTI….
    vieni fuori dal RUMORE
    come la luce nasce dal SOLE….
    come le Bolle di Sapone………..

    Vasco… a proposito di “Bolle di sapone”
    🙂

  9. 24 Giugno 2009 a 13:10 | #9

    Beh, lo vedi? La “botta di fantasia” che tanto desideriamo può arrivare in qualsiasi momento 😉

  10. 23 Giugno 2009 a 20:25 | #10

    Grazie! Ogni tanto, per fortuna, qualcosa o qualcuno mi ispira e ritrovo quella fantasia che mi appartiene e che è così difficile non lasciar morire in un certo mare di tedio…
    mmmhhh, pesantezza 🙂

  11. 23 Giugno 2009 a 16:24 | #11

    ma come sei poetica! che bella “immagine” quella delle bolle di sapone… brava!

  12. 21 Giugno 2009 a 2:17 | #12

    E stringere le mani per fermare
    qualcosa che
    e’ dentro me
    ma nella mente tua non c’e’
    Capire tu non puoi
    tu chiamale se vuoi… 🙂

  13. 19 Giugno 2009 a 19:17 | #13

    Tu chiamale, se vuoi, intenzioniiiiii…

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