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Archivio per la categoria ‘Martian Chronicles’

Norma featuring Tom Jones

18 Dicembre 2008 16 commenti

Poche parole per esprimere la mia totale ammirazione per il gruppo dei Norma che ha meravigliosamente accompagnato l’esibizione di Tom Jones in Carramba che fortuna, ieri sera su Rai Uno. Lo riconoscete nella foto?! No, non sto parlando di Tom Jones, che ogni volta che lo ascolto mi viene in mente la scena di Mars Attacks quando canta in mezzo ai cerbiatti, ma del batterista alle sue spalle… Sì, è proprio lui, Claudio dei Norma, altresì detto Claudietto, una delle penne più originali tra i commentatori di questo blog e non aggiungo altro! Gustatevi la sua esibizione!
Carramba che fortuna… che ho io a conoscerlo! 😀

Sono ancora in tempo?

2 Dicembre 2008 16 commenti

Sono nata con la televisione in b/n, i dischi in vinile e il telefono fisso. Ho assistito alla diretta televisiva dello sbarco sulla luna (ero piccola, ma me la ricordo!) e ai reportage sul rapimento Moro. Leggevo Provolino, avevo la bambola Fanella e guardavo Maga maghella. Per anni sono andata a letto dopo carosello, ho mangiato i formaggini di Susanna e bevuto l’acqua idrolitina. L’ascensore di casa mia andava con 10 lire e un gelato lo compravi con 100. Ora tutto questo è preistoria, ma io non assomiglio ai protagonisti di Jurassic Park. Quando rivedo le immagini di repertorio della mia infanzia ogni cosa sembra lontana anni luce, come se avessi fatto un salto nell’iperspazio.

Nonostante cellulari, DVD, computer e TV satellitare, mi sembra però che la nostra crescita sia stata inversamente proporzionale al progresso. Nella mia vita tutto è avvenuto in ritardo rispetto all’implicita tabella di marcia della società: a 15 anni la prima esperienza sessuale, a venti l’università, a trenta matrimonio e figli, a quaranta una carriera di successo, viaggi e agiatezza economica. Io ho fatto l’amore la prima volta a vent’anni, mi sono iscritta all’università a ventiquattro, a trenta ho lasciato il mio fidanzato storico e ho detto addio a una probabile carriera di successo qualche anno fa, dopo aver cercato inutilmente di oppormi alla folle logica di un imprenditore ‘malsano’.

E continuo ad essere in ritardo… mi dilungo, mi allungo, dilazionandomi esasperatamente nel tempo. Prolungo gli istanti che in breve si trasformano in minuti, in ore preziose rubate al “fare quotidiano”. Un fare inutile, dissociato e disorganizzato che dovrebbe contribuire alla crescita del PIL, ma si riduce a un isterico andirivieni di insetti alienati che accumulano cibo per la sopravvivenza.
Io però rallento,  seguendo un metronomo invisibile che impone il ritmo ai miei movimenti.

Ritardo e penso. Ritardo e sono. Ritardo e vivo.

Il Festival del Film è anche al Verano!

24 Ottobre 2008 8 commenti

Mappa guidata alle tombe di attori e registi italianiMercoledì 22 ottobre si è inaugurata la terza edizione del Festival del Film di Roma (che si chiamava Festa del Cinema e tutti continuano ancora a chiamarla così, ma la nuova Giunta ha voluto dare un segno della sua presenza…), con la partecipazione di Al Pacino che ha ricevuto il Marc’Aurelio d’oro alla carriera.

Stenderei un velo pietoso sui vip presenti alla serata. Come ha giustamente rilevato Marco PrestaIl Ruggito del Coniglio su Radio 2 – il povero attore si sarà sentito spaesato dopo essersi guardato attorno e non aver visto neanche un collega conosciuto… dopodiché la manifestazione ha preso il via con la proiezione delle tante pellicole appartenenti a diverse sezioni.

Ma facciamo un passo indietro. Prosegui la lettura…

L’estate del villaggio

21 Agosto 2008 17 commenti

Vastoh.8.00 sveglia + colazione
h.9.30 spiaggia, abbronzanti, panini, acqua, materassino, cellulare, libri, pallone, bocce, racchettoni
h.10.00/11.30 bagno
h.12.00 sole, panini, acqua
h.13.00 silenzio fino alle 15.00. Tutti a tavola, menomale la spiaggia si svuota, ma il pischello con la chitarra rompe i…
h.15.30 dopo la siesta di nuovo in acqua
h.16.00 riscendono tutti e urlano, schiamazzano e giocano a beach volley
h.17.00 al bar per una partitina a carte
h.18.00 balli di gruppo con l’animatore (parappapero, parappapà)… facce tristi e distratte che eseguono sempre gli stessi passi (ma perchè lo fanno se non si divertono?)
h. 19.00 doccia
h. 20.00 cena + Tv (che pure in vacanza non se ne può fare a meno)
h. 21.00 e vai con l’animazione! Un po’ di karaoke, spettacoli e barbecue sulla spiaggia; poi discoteca fino a mezzanotte
h. 00.00 silenzio, si dorme. Ma c’è sempre qualcuno che ride sommessamente e alza la voce dopo le due…

E così per almeno 15 giorni, tutti gli anni, non so da quanti anni sempre la stessa vacanza… Mi chiedo e ti chiedo, ‘village people‘:
1. che vacanza è, se fai le stesse cose che fai durante l’anno (a parte il mare)?
2. perché ho sempre l’impressione che fai finta di divertirti?
3. perché nell’unico periodo dell’anno che puoi vivere senza orari fai una vita da caserma?
4. e soprattutto, se proprio non puoi fare diversamente e ti ritrovi a trascorrere le tue ferie in un villaggio, perchè non provi a sfuggire agli orari e ai passatempi organizzati, facendoti la TUA vacanza?

Ho sempre più l’impressione che la libertà sia una parola tanto pronunciata quanto incompresa… non sappiamo come gestirla e ci ritroviamo a compiere sempre i soliti rassicuranti rituali che ci preservano dalle delusioni, ma che non ci permettono di crescere e scoprire cose nuove.

h. 16.40 fine della siesta, partitina al bar e poi balli di gruppo…

Feet, shoes & others catastrophes…

7 Agosto 2008 14 commenti

Licia Maglietta in Agata e la TempestaE anche un altro paio di scarpe mi ha lasciato… L’anno scorso era stata la volta delle lampadine fulminate. Ogni mese, a catena, a partire da quella della cappa della cucina per finire con quelle temporizzate del giardino, che mi sentivo tanto Agata e la tempesta.

Sembra, invece, che questo sia l’anno delle scarpe rotte, con i soliti infradito a salvarmi la vita. Stamattina, prima di uscire con i tanto amati sandali trasparenti, mi è venuta l’idea di portarmi appresso anche quelli di gomma. “Chissà, magari in ufficio sto più comoda, tanto sono da sola… ecc. ecc.”.

Faccio per scendere dalla macchina e ZAC! una delle due fascette si trancia di netto… Azzz! Se non avessi avuto dietro il provvidenziale ricambio mi toccava andare scalza nel primo negozio ancora aperto… E dire che quest’anno ho unghie di mani e piedi bellissime, tutte da mettere in mostra… bah! Avvertimenti? Coincidenze? Sfiga? Che vorrà dì?

Eh… sì, Paul Newman!Intanto:
1. l’acqua potabile in ufficio scarseggia, il mio ufficio si è allagato la scorsa settimana e io ho pensato bene di “tuffarmici”, con il risultato di ottenere un paio di graffi e lividi diffusi
2. il milanese parte per Parigi e io non posso andare causa no money
3. qui fa un caldo “teribbbile” e la “bagnarola” dei miei è ancora vuota
4. non ho ancora messo piede al mare neanche una volta
5. si suda, si suda, ahhh quanto si suda…

Proprio “La lunga estate calda“, ma dove cavolo è Paul Newman?!

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