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Posts Tagged ‘separazioni’

E’ finita?

1 Febbraio 2010 3 commenti

Game OverQuando è veramente finita non lo sai mai. O meglio, c’è un momento in cui ci si dice: “Adesso basta!“, ma non significa che ce la farai. Puoi ricaderci mille e una volta perché, si sa, viviamo di strascichi e siamo altrettanto bravi nelle intenzioni quanto nell’autolesionismo. Così, se si tratta di dare un consiglio a un amico viene fuori tutta la nostra determinazione: “Smettila di pensarci; non puoi continuare a farti del male; ti provocava più danni che piacere; ce la puoi fare a vivere senza… ” e tutta una sequela di buoni consigli, tanto facili da elargire quanto difficili da applicare. Ma quando si vive la mancanza in prima persona, le giornate diventano interminabili e ci sono momenti in cui la tentazione di ricominciare è dietro l’angolo. Pensi, ripensi, sogni, desideri e ti dici che una volta sola ancora non potrà fare poi tanto male; che tutti, prima o poi, riescono a tagliare i ponti definitivamente, ma non deve necessariamente avvenire con drasticità.

Magari, ci si allontana gradualmente, in punta di piedi, senza dare nell’occhio e senza soffrire troppo. Riprovandoci quando proprio non se ne può fare a meno… Perché è l’idea del basta per sempre che è difficile da accettare.
Non si riesce proprio a pensare: “Da oggi non fumerò mai più“.

A torto e a ragione

23 Maggio 2009 6 commenti

milo-manara_

Spesso, siamo convinti di avere ragione e quindi, di contro, c’è sempre qualcuno che ha torto.  Difficile capire dove sta la verità, ma partendo dal fatto che non esiste una verità assoluta, abbiamo smesso di cercarla.

Ognuno si costruisce uno spazio in cui le teorie prendono il posto della realtà e non si sente più niente, ma si pensa di sentire.
Ogni cosa è astratta perché si prescinde dai fatti, si conosce già il significato delle cose prima che accadano. Viviamo a priori, anzi, pensiamo di vivere.

Qualcuno poi se ne accorge e cerca, invece, di vivere una vita reale. Ci prova almeno, anche scontrandosi con tutti quelli che pensano e non vivono.

All’inizio è un gran successo. Anche i ‘teorici del vivere‘ infatti, restano affascinati da chi dà risposte concrete.  Poi, però, quando la concretezza comincia  a sgretolare le pareti astratte che mettono al riparo chi ha paura di sentire, allora non c’è più dialettica che valga la pena di portare avanti.
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